Giovanni Guareschi: Mondo Piccolo Don Camillo.
p. 46
Il Tesoro
"Arrivò in canonica lo Smilzo, un giovane ex partigiano che faceva da portaordini a Peppone quando Peppone lavorava in montagna, e adesso l'avevano assunto come messo in comune.
"Aveva una gran lettera di lusso, in carta a mano con stampa in gotico e l'intesazione del partito:
La Signoria Vostra è invitata a onorare della Sua presenza la cerimonia a sfondo sociale che si svolgerà domattina alle ore 10 in Piazza della Libertà.
Il Segretario della Sezione compagno Bottazi Sindaco Giuseppe.
"Don Camillo guardò in faccia lo Smilzo. Di' al signor compagno Peppone sindaco Giuseppe che io non ho nessuna voglia di venire a sentire le solite stupidaggini contro la reazione e i capitalisti, le so già a memoria.
"[S]piego lo Smilzo, No, niente discorsi politici. Roba di patriottismo, a sfondo sociale. Se dite di no significa che non capite niente della democrazia..."
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