Giovanni Guareschi:
Un'altra favola del grande fiume.
[Oggi n. 48, 1 diciembre 1966]
"Un motoscafa con funzionari e guardie bloccó la flotta:
Chi siete?
Cosa cercate?
A quale ente appartenete?
Che cosa portate?
Perché vi impicciate, non richiesti, di queste cose?
"[L]e rispose don Camillo. Stattene zitta. Non capischi che l'inefficienza statale non può tollerare l'efficienza privata?
"Ringo propose di dare l'arrembaggio al motoscafo e di buttare funzionari e guardie in acqua.
"L'idea era buona ma non ci fu bisogno di metterla in atto: a un bel momento i coordinatori, giudicando di aver a sufficienza ritardato l'opera di soccorso, se ne andarono e la flotta poté riprendere la navigazione.
"I capelloni caricarono gente accampata sui tetti delle case semisommerse.
"Portarono i poveretti sugli argini, li vettovagliarono e poi, col camion e il trattore, li accompanarono nei paesi risparmiati dalle acque.
"Distribuino, persona per persona, viveri, coperte e indumenti.
"L'ultima operazione della giornata fu quella della Cascina Rosa: la piccola casa era nell'acqua fin quasi al soffitto del primo piano..."
To Be Continued...!
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